Il Ghetto Ebraico di Venezia è il più antico del mondo e risale al 1516. Nella città vi sono quattro Sinagoghe di dimensioni differenzi: tre sono Ashkenazi e una Sefardita (Schola Spagnola)...
Il Ghetto Ebraico di Venezia è il più antico del mondo e risale al 1516.
Nella città vi sono quattro Sinagoghe di dimensioni differenzi: tre sono Ashkenazi e una Sefardita (Schola Spagnola).
La Schola Spagnola al suo interno presenta una perfetta combinazione di gusti veneziani e bizantini e può ospitare fino a 250 persone. La Chuppah utilizzata nella cerimonia ha diverse centinaia di anni.
Informazioni pratiche
1. La nostra Comunità è ortodossa e seguiamo il minhag (rito) sefardita. Ciò nonostante non vi sono problemi per le persone che desiderino celebrare una ricorrenza a Venezia, purché la loro fede sia attestata da un Rabbinato ortodosso riconosciuto.
2. Per l’uso delle sinagoghe veneziane non si devono seguire regole particolari, se non quelle previste usualmente per le sinagoghe ortodosse. Tuttavia durante i matrimoni le donne sono esentate dall’utilizzare la galleria loro riservata e uomini e donne possono stare nella medesima sala, su lati opposti.
3. La cerimonia si svolge in ebraico.
4. Per i matrimoni la Comunità dà in uso la Chuppah (antica e preziosa), il bicchiere da Quiddush in argento (parte della collezione) e il bicchiere da rompere a fine cerimonia.
5. La Comunità può anche fornire una Ketubbah stampata.
6. La data del matrimonio va fissata in accordo con il Rabbino che terrà conto dei periodi dell’anno nei quali, secondo la Legge ebraica, la cerimonia non può avere luogo e di qualsiasi altro possibile impedimento.
7. I servizi comprendono: la pulizia della sinagoga prima e dopo la cerimonia, il servizio di sicurezza all’ingresso della sinagoga per tutta la durata della cerimonia, l’uso dei locali del Centro Comunitario, le spese telefoniche, postali, di fax, ecc., il controllo e la verifica della validità dei documenti da parte del Rabbino, il bagno rituale per la sposa, l’ufficiatura della cerimonia da parte del Rabbino e del Hazzan, la Ketubbah stampata, l’allestimento della Chuppah. Altri servizi saranno invece quantificati a parte, secondo le esigenze di ogni richiedente.
8. È buona usanza che gli sposi o i genitori dei giovani offrano un Quiddush ai loro invitati nel Centro Comunitario, a pochi passi dalle sinagoghe. Nella sala del Centro (che può contenere circa 100 persone, come l’adiacente giardino) è possibile allestire anche un pranzo preparato secondo le regole della Kasherut.
9. Le tariffe variano a seconda del numero delle persone invitate e del tipo di rinfresco.
10. Per rispettare le regole della halakah, il rabbino di Venezia richiede i seguenti documenti:
- Certificato di un Rabbinato ortodosso che attesti che lo sposo e la sposa sono ebrei e membri di una Comunità (l’appartenenza ad una Comunità ortodossa rende le procedure più semplici);
- Ketubboth dei matrimoni dei genitori degli sposi;
- Te, dhath rawquth, ossia certificato che attesta che gli sposi non hanno avuto precedenti legami matrimoniali, compilato da un Beth-Din ortodosso.
11. Se gli sposi dispongono di cittadinanza italiana il matrimonio celebrato nelle nostre sinagoghe può avere, a richiesta, anche effetti civili.
12. Il Rabbino e il Hazzan possono agire da testimoni agli effetti rituali. Altri testimoni dovranno, in ogni caso, essere shomerè mitzwòth.
13. Per quanto riguarda il miqwe, la futura sposa può farlo a Venezia o presso un’altra Comunità: in questo caso dovrà portare un certificato, con la data di 4 giorni al massimo prima della cerimonia, che attesti che la mitzwah è stata compiuta.